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OPEN 2019! Le nuove tecnologie per la conoscenza della storia e delle tecniche costruttive!

Sabato 25 maggio 2019 la 3DeFFe apre le porte dello Studio al pubblico, dalle ore 10.00 alle ore 12.00. E' gradita conferma (tel. 349 3404757 - mail info@3deffe.com) - STUDI APERTI 2019

Tutto è cominciato quasi per gioco.

Durante una vacanza.

Una visita fatta nel 1998 con amici alle persone terremotate dell’Umbria, conosciute l’anno prima, nell'autunno del 1997, nei centri di accoglienza, allestiti dalla protezione civile e dai numerosi altri gruppi di “addetti ai lavori” e di volontari, nei quali si distribuivano pasti, viveri, beni di prima necessità, a coloro che avevano visto crollare la propria casa, o che sapevano di non potervi più entrare perché pericolante.

Così è cominciato il gioco: con il contatto umano, con i racconti del terremoto, a distanza di tempo, diventati anche divertenti e ironici, con i quali si sdrammatizzava la vita nei campi containers.

E poi il gioco è continuato, con la visita dei centri storici minori, quelli di montagna al confine con le Marche, devastati dal sisma, sempre sullo sfondo di un paesaggio mozzafiato: partendo da Nocera, Bagni di Nocera, Stravignano, Sorifa, Annifo, Collecroce, Colfiorito, e tornando ai piedi del Monte Pennino, Bagnara e Aggi.

Così, esperienza dopo esperienza, il gioco si è fatto sempre più concreto, e ha preso forma di conoscenza sistematica dei luoghi, della gente, degli “addetti ai lavori” post- sisma, delle istituzioni locali, e, come si dice, quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare: questa cultura è stata ampiamente assimilata, e soprattutto vissuta, in sei mesi di full immersion, tra Perugia, Nocera Umbra, Foligno, Città di Castello, Assisi, e ogni altro luogo, anche tra quelli più impervi e nascosti.


Non credo di dover ringraziare tutti coloro che mi hanno trasmesso questa cultura, ma di doverli citare e ricordare come preziosi collaboratori, per questa ‘esercitazione’ continua e per la formazione di cui mi hanno onorata. Un grande lavoro di conoscenza, insomma, che ha portato a capire cosa sono gli eventi sismici, come influiscono sulla popolazione e, parlando da architetti, sugli edifici, e in modo particolare sulle strutture storiche.

L'Edilizia muraria storica costituisce l'importante ed irrinunciabile tessuto urbano della nostra tradizione, della nostra storia, dei borghi storici che costellano l'Italia e la rendono ricca ed unica.

L'edilizia muraria storica caratterizza il tessuto minuto che, insieme a quello monumentale, rappresenta il nostro patrimonio culturale.

A differenza però delle strutture murarie monumentali, gli apparecchi murari dell'edilizia urbana sono più complessi, intricati e variegati. Il loro studio deve essere quindi più accurato ed attento.

La 3DeFFe ha sviluppato competenze specifiche, maturate fin dall'ambiente universitario e sfociate, oggi, nella capacità di rilevare ed indagare le strutture storiche applicando le potenzialità della geomatica, del rilievo 3D con laser scanner e fotogrammetria, integrando i risultati con ulteriori indagini specialistiche grazie ad una rete di professionisti e collaboratori.

Le nostre prime esperienze si sono mosse nel 1997, nei borghi terremotati dell'Umbria e delle Marche, i nostri primi "campi scuola".

Basilica di san Secondo (AT)
Rilievo e restituzione di muratura della Basilica romanica di san Secondo (AT)

muratura storica Ponte di Cerreto (PG)
Rilievo e restituzione tessitura muraria storica di cellula edilizia nel borgo di Ponte di Cerreto (PG), dopo terremoto del 1997 Umbria - Marche



Le caratteristiche generali degli apparecchi murari si possono sintetizzare in:

1. La costruzione muraria storica è fatta con elementi giustapposti, diversi tra loro per materiali utilizzati e comportamento: muri in pietra e laterizio, solai in legno e cotto. Questo ha delle ricadute sia nel comportamento alle azioni esterne, sia nei confronti dei possibili interventi.

2. La costruzione storica minuta non è isolata, è accorpata con edifici addossati. Il suo comportamento deve essere studiato obbligatoriamente insieme ai corpi adiacenti.

3. L’edilizia storica risale, quasi sempre, a momenti costruttivi differenti. Il che implica tecniche differenti, materiali differenti, interventi successivi realizzatisi su strutture probabilmente già vetuste e degradate o sulle quali sono state condotte trasformazioni che ne hanno mutato nel tempo il comportamento nei confronti delle azioni esterne. Le trasformazioni storiche possono quindi costituire delle vulnerabilità.

4. La costruzione muraria storica sopporta interventi che vengano attuati nella logica della sua stessa tecnica. È necessario che l’intervento sull'edilizia storica sia compatibile con l’esistente non solo per ragioni di conservazione e valorizzazione della tecnica tradizionale, ma anche e soprattutto per ragioni di comportamento nei confronti delle azioni esterne.

Questa logica va CONOSCIUTA.

Solo la preliminare conoscenza della logica di funzionamento dell’edilizia storica è possibile progettare e condurre un intervento consapevole e compatibile con l’esistente.

Le ragioni sono legate non solo a questioni filologiche di restauro e conservazione ma anche, e soprattutto, a concreti e scientifici motivi di sicurezza strutturale.

In altre parole, solo la completa e corretta conoscenza del comportamento strutturale di un manufatto può guidare nella progettazione di un intervento capace di mitigare gli aspetti di vulnerabilità dell'organismo edilizio in favore di sicurezza nei confronti delle azioni esterne.

Va specificato che, nell'ambito del territorio italiano, i maggiori rischi sono costituiti dalle azioni esterne dinamiche e sismiche, nei confronti delle quali, ad oggi, il patrimonio edilizio ha un elevato livello di vulnerabilità e fronte di un basso livello di conoscenza.


L’edilizia storica cambia secondo molteplici fattori, tra i quali si citano:

- Area geografica;

- Periodo storico;

- Disponibilità economica delle singole proprietà;

- Capacità delle maestranze storicamente impiegate.

Quindi anche nell'ambito di uno stesso centro storico o di uno stesso isolato o di una stessa via si possono incontrare murature di tipologia anche molto differente tra loro, con il risultato che spesso murature con comportamento differente alle azioni esterne si trovano a interagire tra loro.


IN QUESTO QUADRO L’ANALISI PRELIMINARE DELL’EDIFICIO, CONDOTTA CON METODOLOGIA 3D, INTEGRANDO DIVERSE TECNOLOGIE (LASER SCANNER E FOTOGRAMMETRIA) E’ L’ASPETTO FONDAMENTALE ED IRRINUNCIABILE SUL QUALE VA BASATO L’INTERVENTO. VA CONOSCIUTA LA REGOLA DELL’ARTE CHE STA ALLA BASE DEL COSTRUITO, e il rilievo integrato e la geomatica oggi rappresentano il più potente metodo di conoscenza che abbiamo a disposizione.

QUESTO PER I SEGUENTI MOTIVI:

  1. ESSERE IN GRADO DI INDIVIDUARE LE VULNERABILITÀ’ SPECIFICHE DI UN CONTESTO SENZA RICADERE NELLE GENERALIZZAZIONI;

  2. PROGETTARE ED ATTUALE L’INTERVENTO PIÙ’ EFFICACE;

  3. UTILIZZARE IN MANIERA OCULATA E PRECISA LE RISORSE DISPONIBILI, SOPRATTUTTO IN UN PERIODO COME QUESTO IN CUI LE RISORSE ECONOMICHE SONO SCARSE.

Questo, e molto altro, vogliamo condividere con i curiosi nella mattinata di domani, sabato 25 maggio 2019, dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Per sottolineare l'importanza della conoscenza dell'architettura accompagnati dalle potenzialità della moderna geomatica e del rilievo 3D.


Link all'evento OPER 2019:


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